Tuesday, June 26, 2012

CHRISTINE

Christine.
Parigina.
Intrigante.
Bellissima. 
Una costante nei Nudi di Madoi.

Sunday, June 24, 2012

NUDI, ALLA TORRE

Questo il più significativo, o forse quello che preferiamo, o forse l' ultimo, dato che il 1975 - la data dell' opera - è stato l' ultimo anno della vita di Madoi. Madoi amava i Nudi. Ne esistono, da una recensione negli archivi e in immagini dell' epoca, moltissimi. Centinaia. Parma, per esempio, ne è piena. Considerando che tra la FIWM e la nostra personale collezione  abbiamo censito, registrato e catalogato solo una ventina di opere, le altre sono tutte in mano a privati che si accomunano nella loro indomita, perseverante e perdurante volontà di non farne conoscere l' esistenza, quasi si vergognassero di cio' che hanno ricevuto, spesso in regalo direttamente da Madoi, o ereditato da quanti ne erano venuti in possesso, in un modo o nell' altro. Altro fatto, significativo, è il non volersi esporre ad una procedura che apporterebbero loro solo vantaggi, cioè  di sottoporli alla FIWM e procedere con una regolare autenticazione, certificazione e censimento. Purtroppo abbiamo ben chiaro il motivo, oltre a quello esposto sopra.  Per il momento ci limitiamo ad esprimere, entro i confini che ci vogliamo imporre, la nostra "educata" indignazione.

Tuesday, June 19, 2012

I DROGATI, E ANCORA ...

E ancora.....

I DROGATI, UN DETTAGLIO, ANCORA

Un altro dettaglio, ancora ...

I DROGATI, UN DETTAGLIO

Un dettaglio...

I DROGATI

"I Drogati" è il titolo di questa tela di grandi dimensioni datata 1970. Madoi  è alla Torre da qualche mese, il suo nuovo studio in questa  fase di vita milanese, dopo i quattro anni passati a Parma.  E' forse il suo lavoro d' esordio, una raccolta di essere umani letteralmente trovati in strada, o meglio, sotto la Torre. Questo storico monumento, una Torre, appunto, di tre piani terrazzata a merli, si trovava, e si trova tuttora, in un quartiere che in quegli anni e pur essendo in centro Milano era tutto fuorchè "per bene". Anzi, era "per malissimo".   Partendo da piazza del Duomo, il tutto si degradava già da in fondo il Sagrato, la grande piazza di fronte alla cattedrale, poi si proseguiva sempre in peggio lungo via Torino e le oscure viuzze laterali, sino ad arrivare allo svincolo con corso Genova. Proseguendo poi a sinistra, già in lontananza appariva la Torre che si stagliava appena sopra le rovine delle Colonne di San Lorenzo. Due archi, dove passava il tram, il 19 per la precisione e ovunque una varia umanità di anime perse, di notte e di giorno. Una goduria per Madoi.  Un palcoscenico live dove improvvisare, pescare, risucchiare emozioni, sofferenza e pochissima speranza. Materiale unico.

Wednesday, June 13, 2012

MADOI, SCULTORE

La scultura è sempre stata amatissima da Madoi, anche se meno applicata nel suo particolare linguaggio discorsivo-artistico,  cioè di quanto doveva dire qualcosa di importante, praticamente sempre,  e il processo non era mai indolore.  Riteniamo ciò fosse dovuto ad un lato squisitamente pratico, come del resto trovare trovare grandi spazi su cui esprimersi con la pittura non era mai così semplice, anche se più fattibile. In alcune occasioni trovava conforto in lavori di misurate dimensioni, massimo un metro,  che si divertiva a fare e rifare in continuazione.   Poi le spaccava, se qualcuno non era veloce abbastanza dal portarle via e proteggerle con una fusione. Questo è riuscito solo poche volte e alcune sono state ritrovate alla Torre, dopo. Dopo. Le grandi opere, anche quelle troppo poche, vanno dal 1950 - due marmi infiniti per la sua giovane età, 25 anni -  al 1975, con il Monumento alla Sofferenza, l' ultimo. Rimane incompiuto e  solo a bozzetto, il Monumento per la città di Genova. Ma questo è un altro capitolo, quello non vissuto.

Saturday, June 9, 2012

SESTA, LA CHIESA

La Chiesa di Sesta, qui riprodotta in Second Life, affrescata da Madoi negli anni '60. Per un reportage più completo vi rimando a FB, con pics appena postati e, meglio ancora, alle pagine dedicate a Sesta in waltermadoi.com, 1960 - 1970.  Se pensiamo a quei mesi di un inverno freddissimo del 1963 o 64 in quel villaggio sperduto tra i monti e con cui ci sembrava di non aver nulla da spartire, ci viene ancora l' angoscia.  Venivamo prelevate a forza dal nostro confortevole collegio milanese, alla fine delle lezioni del Venerdì ed  eravamo costrette a passare tutti i fine settimana  in alloggi "di fortuna" in un gelo mortale, dove il riscaldamento era qualcosa di empirico e riservato unicamente alle aree lounge comuni.,  invece di raggiungere i nostri  amici in comode e calde case di Cortina.   La faccia di nostra madre poi era tutta da vedere e sopportare:   occhi  a fessura, segno di furia a malapena contenuta e mutismo perenne. Madoi invece era la felicità fatta persona. Appassionato, rapito, glorioso. Un combattente nato. Giorni e notti dentro a quella, diciamo benedetta, Chiesa.  Lotte con i villagers, dato che per lui ogni volto era l' essenza di ciò che voleva rappresentare su quei muri e se li dipingeva tutti, ancor prima di chiedere ai malcapitati se, per caso, avessero qualcosa in contrario. Morale, uno strazio. Ma da quello strazio involontariamente condiviso è nata una leggenda. La Chiesa e il pathos umano che vi si è condensato e che, tuttora, traspare e trasuda da quelle pareti, è leggenda. Quei mesi e le storie incredibili, umane, sono leggenda. Sesta è diventata leggenda. 

Wednesday, June 6, 2012

FIWM E MISA IN SECOND LIFE

Second Life è una realtà virtuale (sembra un nonsense) ormai ben definita e consolidata in molti anni. Oltre a rappresentare Companies e strutture esistenti in real life che usano SL come piattaforma promozionale per i loro servizi, anche l' Arte è molto presente in questo strano mondo dove l' impossibile diventa possibile. Sono infatti fedelmente riprodotti Musei famosissimi, si possono visitare Gallerie esclusive e persino partecipare live ad inaugurazioni di vari vernissage. La FIWM, la nostra Fondazione,  è presente da qualche anno. Dalla Main Hall si sale alle esposizioni superiori dove si snoda tutta la vita di Madoi raccontata con pannelli biografici e dove sono  accuratamente riporodotte, con misure reali,  le opere della collezione FIWM. Sempre dalla Main Hall si passa al MISA, Madoi International Space of Arts, luogo di mostre ed eventi speciali, aperto anche ad altri autori nelle varie Arti. In un upper floor appositamente dedicato tutto il progetto di Sesta viene descritto e riprodotto con maniacale precisione. No, non siamo impazzite e  ci congratuliamo a vicenda ogni giorno per questa straordinaria rappresentazione, tutta opera nostra e di cui andiamo molto fiere, oltre a essere testimoni di un incredibile apprezzamento da parte di migliaia diVisitors (sotto forma di Avatar) da tutto il mondo. I tanti messaggi sul guest book sono molto reali.

Thursday, May 24, 2012

RITRATTI DI SIGNORA

Tanti, tantissimi, dal piccolo bozzetto al dipinto importante. Qualche volta "commissionato" con destinazione la galleria di famiglia e in questi casi arrivavano con il vestito migliore, gioielli vari e si mettevano in posa. Se ne andavano strattonate e confuse, la loro anima dipinta, dimenticato l' abito da sera e la mise da signora, si ritrovavano immortalate con il più modesto dei golfini.

Saturday, May 19, 2012

IL MURO MANCATO, BERLINO 1967

1967, Madoi è a Parma. Sosta forzata per dipingere tutto il dipingibile. Sesta ormai affrescata, dentro e fuori. Tra un abside di Chiesa e l' altra, non per richiamo liturgico ma per le loro dimensioni murali, comunque sempre troppo piccole, quale altro muro avrebbe potuto soddisfare l' irruenza, l' impazienza, il mal-stare di Madoi? Il Muro di Berlino, ovviamente, ancora bello saldo a memento delle follie umane. Sappiamo come è andata a finire. Progetto mancato per l' impossibilità di ottenere anche un minimo confronto dialettico con le autorità dell' oltre cortina,  in sintesi il loro permesso, mentre le autorità occidentali avevano accolto favorevolmente la proposta. Madoi era un condensato del troppo. Prima  troppo ottimismo, dato che per lui i NO erano uno sprone a perseguire fini irrealizzabili, dopo troppa disperazione e distruzione di tutto quanto riguardava il progetto mancato. La solita mano paziente ha raccolto e sottratto dalla sua furia solo pochi bozzetti, in effetti metri e metri di carta da spolvero mezzi strappati e buttati via. Questo è un esempio. 

Wednesday, May 16, 2012

UNA NOTTE, ALLA TORRE, MILANO

Fantasmi quotidiani,  ospiti illustri e persone di strada.  L' affresco di varia umanità preferito da Madoi. Alle prime luci dell' alba, come un guest book aperto per l' occasione, apparivano tele come questa, quasi un abbozzo a memento della densità della nottata.

Monday, May 14, 2012

DAL PROFANO AL SACRO, E VICEVERSA

Forse sarebbe stato più appropriato inserire un ' intercapedine neutra tra il post lì sotto e questo. Ma Madoi era così, velocissime conversioni e ribaltamenti emotivi nello spazio di un nulla. Quindi mi permetto di mantenerne i ritmi. E comunque non è un caso. Dopo il provvidenziale e tiepido terremoto che ha colpito Parma e dintorni alcuni mesi orsono e di cui - sono abbastanza certa - Madoi è quasi incolpevole, ci viene ora riferito che forse l 'affresco dell' abside del Corpus Domini, opera di Madoi del 1964, ha subito lesioni e quindi ne dovremmo parlare. Bene. Mi trattengo da ulteriori commenti sino a sopraluogo - promesso - avvenuto. Nel frattempo guardate questo volto di Cristo, ora all' apice dei 15 metri dell' affresco. Indecifrabile: consapevolezza, sgomento, rassegnazione, dolore che non è più dolore, dolcezza e furia contenuta. Madoi, sulle precedenti e non riuscite - a parer suo - versioni ci si è rotto la mano destra. Una grande pugno, contro un muro che non voleva rispondere.

Thursday, May 10, 2012

L'OPERA DA DUE SOLDI

Il titolo di questa grande tela L' Opera da Due Soldi (qui visibile per la metà di destra) è  una sorta di scherzo tra Madoi e Strehler nato dalle loro lunghe nottate e infinite discussioni da dopo teatro (la sede storica del Piccolo è a pochi passi dalla Torre). Grande match fra due personaggi che avevano molto in comune, stessa passionalità, irruenza, rigore artistico e una malcelata aria di superiorità che aveva però risvolti di umiltà e umanità assolute. Impossibile frequentarli insieme. Erano semplicemente troppo. In questo lato di tela si riconosce Lydia Alfonsi, storica Pisana e Signora del teatro, Madoi, seminascosto in un autoritratto e una ritrovata Christine diafana, di spalle, come in castigo. Nel  recente restauro dell' opera, in un grumo di colore, sono state ritrovate due monete e alcune banconote accartocciate. Interpretazione aperta.

Wednesday, May 9, 2012

DUE NUDI, ALLA TORRE

Due nudi, un disegno. 1973. Un anno tra passato e un non ben definito futuro. Progetti? Tanti. Voglia di prenderli in considerazione? Zero. Una Milano intera vista dai merli della Torre, da esplorare.

Tuesday, May 8, 2012

UNA GRANDE TELA, I SUOI NUDI PREFERITI

Una tela, prima anni '70.  Location: la Torre, il suo ultimo Studio, a Milano. Qui ha raccolto le sue modelle, alcune riconoscibili, altre meno, oltre a qualche fantasma del passato, sullo sfondo. Christine, la sua musa del momento,  non c'è. Strano.

Friday, May 4, 2012

1975, L'ULTIMA ESTATE A SESTA, I FIORI

Estate strana, quella del 1975. Madoi è a Sesta con molto anticipo, verso Maggio o Giugno, non ricordo. Si faceva portare mazzi di fiori di ogni specie. Non li faceva neppure seccare, come suo solito, prima di dipingerli. Li voleva vivi, colti da poco e quando non ne portavano se li inventava. Avete sete di natura e di vita, di colori e di emozioni. Un delirio di umori. Impossibile o quasi stargli vicino. Era semplicemente troppo, e poi quell' assurda speranza, che in tanto colore e vitalità, sembrava da un attimo all' altro, poter cambiare l' incambiabile.




Tuesday, May 1, 2012

PRIMO MAGGIO, 1970

1970. Madoi è a Milano. In attesa della ristrutturazione della Torre, quello che sarà il suo studio sino alla fine,vive e lavora in un paio di stanze dell' Hotel Marino alla Scala (ora Palazzo Trussardi). Ci sta benissimo, è un periodo sereno. La Mostra all' Arengario già programmata per il prossimo Dicembre non gli dà ansia, dato che considera questo spazio temporale di sette mesi come qualcosa di poco definito e che potrebbe anche non raggiungere. Le strade, la piazza, tutto intorno a lui sono un fermento di tumulti, artisticamente molto interessante. Madoi, che di violenza ne ha già avuta abbastanza, si limita a schizzare alcuni bozzetti, su micro fogliettini, regolarmente poi gettati nel cestino della carta straccia. Recuperati da nostra madre, stirati e conservati, verranno poi ripresi anni dopo e, rifissato il ricordo in un altro schizzo, sempre su un foglietto non più grande di uno scontrino, esploderanno in una grande opera ad olio, ora di proprietà del Comune di Parma e inserita nella collezione della Pinacoteca Stuard. Recupero l' immagine e la pubblico. Con calma. Tanto mio padre ci ha messo cinque anni



Saturday, April 28, 2012

UN PICCOLO LIBRINO

Un piccolo quaderno, tante pagine vuote, da riempire con pensieri, schizzi, momenti.   Un diario di viaggio, verso Roma, per il suo primo incarico per un ritratto. Madoi tornerà con 72 pagine di disegni e pensieri,  tutti dedicati a Isabella. Era il 1947. Aveva 22 anni.

Friday, April 27, 2012

SESTA, CON LA NEVE, GENNAIO 2012

Anche se fuori stagione, ecco alcune 
foto di una Sesta magica, con gli affreschi illuminati grazie al progetto Luci su Sesta, promosso, organizzato e curato dal Parco100Laghi, insieme al Comitato Sesta.Madoi, inaugurato lo scorso Ottobre. 

Queste immagini ci sono state passate da Nando Donnini, storico testimone di quel periodo, all' inizio degli anni '60, quando Madoi iniziò a prendere possesso - artisticamente - dell' intero borgo

Wednesday, April 25, 2012

25 APRILE 1975, BUONA RESISTENZA

Mesi prima, era solo uno schizzo su fogliettini piccoli piccoli. Avrebbe anche potuto non farcela. Fisicamente, intendo. Invece il 25 Aprile 1975 la sua statua (12 metri, bronzo, a San Donato, Milano) veniva inaugurata.  Dietro, in fondo, in un angolino, c'è una dedica graffiata nel bronzo. Quel giorno non l' avevo notata, troppa gente, confusione, emozioni. Dopo circa 30 anni ci sono tornata, e l' ho vista. Dopo il nome della mamma, Isabella, ha scritto Lauretta e Nani, come da piccole.

Tuesday, April 24, 2012

PAGINA FIWM SU FACEBOOK, RIAPERTA


Opps...risolto tutto, non era nulla di che.

PROBLEMI TECNICI CON FACEBOOK

Chiediamo scusa, siamo in panne con Facebook. L' accesso è ancora aperto, ma gli aggiornamenti sono sospesi.   Forse saremo costrette ad eliminare il Profilo esistente e crearne uno nuovo, ma speriamo di no. I contenuti, che stiamo curando da un paio d'anni, costituiscono un patrimonio, completo ed esaustivo che tenteremo di non perdere. Vi daremo notizie, da questa finestra. Che pazienza...

Monday, April 23, 2012

UNA VETRATA, A TORINO, NEL 1969


Solo un immagine, una piccola parte di un affresco in vetro di 400 metri quadri.
Struggente.

Sunday, April 22, 2012

FIWM E MISA SU TWITTER

FIWM, Fondazione Isabella e Walter Madoi e MISA, Madoi International Space of Arts, sono a disposizione su Twitter @fiwmmisa.

Vecchio e nuovo si incontrano per una sempre più estesa ed internazionale visibilità.

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Saturday, April 21, 2012

ABBIAMO AGGIUNTO MOLTI COLORI

Dal nero assoluto siamo passate ad una cromia intensa.
Ci auguriamo che vi piaccia.
A noi sì.