Wednesday, June 13, 2012

MADOI, SCULTORE

La scultura è sempre stata amatissima da Madoi, anche se meno applicata nel suo particolare linguaggio discorsivo-artistico,  cioè di quanto doveva dire qualcosa di importante, praticamente sempre,  e il processo non era mai indolore.  Riteniamo ciò fosse dovuto ad un lato squisitamente pratico, come del resto trovare trovare grandi spazi su cui esprimersi con la pittura non era mai così semplice, anche se più fattibile. In alcune occasioni trovava conforto in lavori di misurate dimensioni, massimo un metro,  che si divertiva a fare e rifare in continuazione.   Poi le spaccava, se qualcuno non era veloce abbastanza dal portarle via e proteggerle con una fusione. Questo è riuscito solo poche volte e alcune sono state ritrovate alla Torre, dopo. Dopo. Le grandi opere, anche quelle troppo poche, vanno dal 1950 - due marmi infiniti per la sua giovane età, 25 anni -  al 1975, con il Monumento alla Sofferenza, l' ultimo. Rimane incompiuto e  solo a bozzetto, il Monumento per la città di Genova. Ma questo è un altro capitolo, quello non vissuto.