Wednesday, April 3, 2013

E ADESSO?

E adesso basta. Gli ultimi giorni, resi sacri da inaspettati esempi di umile maestosità, sono passati e se riuscissimo a mettere in pratica le intenzioni di pace, fratellanza, compassione che tanto ci hanno fatto stare bene, dovremmo approdare ad una fattiva gestione delle nostre giornate, con pure un sorriso.
Ma come facciamo? A latere di questi accenni grandiosi, pur tentando di "non guardare" e soprattutto "non sentire", si consumavano nefandezze verbali, costituzionali, morali, che neanche in un asilo infantile, pieno di baby mostri, si sarebbero potute pensare. Bambini viziati dal proprio potere - vecchio o nuovo - di intoccabili.  Ci vorrebbe un riformatorio, con pene massime, tipo scrivi un milione di volte in stampatello "io sono un cretino", con internamento perenne, naturalmente. Sogni, anche questi sogni, e francamente non ce li possiamo permettere. Allora, nel nostro piccolo o grande che sia, facciamo noi del nostro meglio, tentiamo di essere fieri - ma onestamente - di noi stessi, anche solo con piccoli progetti quotidiani portati a compimento con onestà e passione.  E se il caso applichiamo su di noi quel rigore purificante e rigeneratore di una coscienza che, se tenuta bene, non ci tradirà mai.