Sempre tornando alle attese Madoiane, cioè intervalli più o meno lunghi tra un progetto importante e l' altro, nascevano ogni tanto opere come questa. Un ammasso di creta - portato su per 400 scalini da volontari, sino allo studio merlato all' ultimo piano della Torre, lo studio del Maestro - diventava un' opera soffertissima perché impastata e rimpastata, come il Pongo in mano ad un bambino. Se nulla di ritenuto decente usciva fuori, tanto valeva giocarci. Ecco allora comparire opere come questa, per noi bellissima. Diana Cacciatrice, personaggio mitologico molto amato da Madoi, perché donna/dea di gran carattere, anzi pessimo carattere, irascibile, vendicativa ma onesta nelle sue vendette in difesa dei deboli. Amante della solitudine, forte nel saper convivere anche solo con se stessa, dispensava protezione agli animali selvatici - mi piace pensare che la caccia la riservasse ai cacciatori - era custode inflessibile di un eco sistema già minacciato dai soliti umani e sapeva incutere soggezione e ammirazione anche da parte delle altre Dee più propense a voler piacere a tutti i costi. Questo piaceva a Madoi, ne sono certa.