We freed them. . Involved without even asking, Isabella and Walter Madoi, our parents, and trapped in a Foundation. Involuntary witnesses of so many exhibitions, celebratory events, discussions, successes and disappointments floods of words, they have always entrenched themselves in total silence - for us assent. Never a nod, never a light, nothing. Since its establishment in 2007, not even the choice of January 17, a special day for both of them and which should have softened even the stones, the Foundation in their name was acclaimed as recognized, appreciated by all, except by them. Almost 17 - 17, again - years after that date, by dissolving this bond, we believe that in freeding them, we have practically removed the frame. Now we continue alone, as always, actually, even if we felt protected by their logo - see left, but with the frame - which represented them. We continue alone, with what we have left, that is everything, with the difference that now - thanks to the Foundation work - the archives, the collections in our hands are in perfect order, catalogued with obsessive care, and with all the memories - theirs inclusive - well documented. All these treasures are with us, they will remain beyond us. Let's at least hope that now they feel relieved, free from human enclosures and now able to wander towards other things, in other worlds.
Entrare in questo mondo
...e' come entrare nei segreti piu' intimi di una vita. Una vita speciale, di un artista speciale. Walter Madoi, pittore e scultore del Novecento italiano, ha lasciato forme, espressioni, colori ad indicare una strada, una via, un momento verso l' arte e la passione.
Monday, March 6, 2023
WE HAVE SET THEM FREE
Li abbiamo liberati. Coinvolti senza neanche chiederlo, Isabella e Walter Madoi, i nostri genitori, li abbiamo intrappolati in una Fondazione. Testimoni sempre involontari di tante mostre, eventi celebratori, discussioni, successi e delusioni, fiumi di discorsi, si sono sempre trincerati in un silenzio - per noi assenso - totale. Mai un cenno, mai una luce, nulla. Dalla sua costituzione nel 2007, neppure la scelta del 17 Gennaio, giorno speciale per entrambi e che avrebbe dovuto intenerire anche i sassi, la Fondazione in loro nome veniva riconosciuta e apprezzata da tutti, da loro non è certo. A quasi 17 - 17, ancora - anni da quella data, sciogliendo questo vincolo, riteniamo di averli liberati, abbiamo in pratica tolto la cornice. Ora proseguiamo da sole, come sempre del resto, anche se ci sentivamo protette da quel logo - questo accanto, con la cornice - che li rappresentava. Proseguiamo da sole, con quello che ci rimane, cioè tutto, con la differenza che ora - grazie alla Fondazione, gli archivi, i ricordi, le collezioni in nostre mani, sono perfetti, in ordine, catalogati con maniacale cura, e con tutti ricordi - anche i loro - ben documentati. Tutto questo rimane con noi, rimarrà oltre noi. Speriamo almeno che ora si sentano sollevati, liberi da recinti umani per poter spaziare verso altre cose, in altri mondi.
Wednesday, January 26, 2022
"TRA EST E OVEST, UN MURO DA DIPINGERE"
Con questo titolo, forse di un articolo di un giornale dell' epoca, era il 1967, si identifica il progetto di Madoi di dipingere dai due lati, Est e Ovest appunto, il Muro di Berlino. Progetto mai realizzato. Qui è nel cortile del suo studio, a Parma, circondato da metri e metri di bozzetti preparatori sparsi ovunque e che sarebbero stati presentati nel corso di una conferenza stampa qualche giorno dopo. Era fiducioso, aveva già avuto metà delle conferme. L' altra metà sembrava essere scontata. Non è stato così. La sua rabbia fu distruttiva. Fece a pezzi tutti i bozzetti salvo i pochi tratti in salvo e nascosti alla sua furia. Dal 2002, con la donazione di Isabella Carenini Madoi di 53 opere, alcuni di questi preziosi disegni - parte di questa donazione - sono di proprietà del Comune di Parma e verranno esposti in questi giorni. Pinacoteca Stuard, Parma, 27 Gennaio - 6 Marzo 2022.
"Between East and West, a Wall to Paint"
This title, perhaps of an article in a newspaper of the time, it was 1967, identifies Madoi's project to paint the Berlin Wall on the two sides East and West . The project never saw the light. Here Madoi is in the courtyard of his atelier in Parma, surrounded by meters and meters of preparatory sketches scattered everywhere and that would be presented during a press conference a few days later. He was confident, he had already had half of the confirmations. The other half was taken for granted. It was not so. His anger was destructive. He tore apart all the sketches around his view. Just few of them were safely hidden from his fury. Since 2002, with Isabella Carenini Madoi's donation of 53 Madoi artworks, some of these precious drawings - part of said donation - are owned by the Municipality of Parma and will be exhibited in these days. Pinacoteca Stuard, Parma, January 27 - March 6 2022.
Thursday, August 13, 2020
BACK TO MEMORIES
Ritorno alle memorie. Come quelle di questa immagine. Madoi in una nuvola di fumo seduto al suo tavolo preferito, quello del Ventoso, la sua residenza di elezione, a Sesta. Sesta sempre nelle memorie di chi l' ha lasciata, cioè tutti noi, e di chi non se ne è mai andato e che si è sempre adoperato per mantenere viva questa eredità, avendone la massima cura , promuovendo eventi anno dopo anno per arrivare ai necessari restauri di tutta l' opera di Madoi che negli anni ' 60 aveva invaso questo questo minuscolo paesino. Grazie Nando, da Madoi, da tutti noi.
Back to memories. Like those in this image. Madoi in a cloud of smoke sitting at his favorite table, at Il Ventoso, his residence in Sesta. Sesta always in the memories of those who ran away , that is all of us, and of the one who never left and who has always worked for keeping alive this heritage with the utmost care, promoting events year after year aiming at the long and delicate restorations of all the art works of Madoi that in the 1960s invaded this tiny village. Thanks Nando, from Madoi, from all of us.
Saturday, April 25, 2020
CELEBRATING PROMETEO
Celebriamo Prometeo. Come simbolo, molto amato da Madoi, di autolesionistica generosità. Pagata cara, come da leggenda, o verità, chissà. Tutta la sua vita, di Madoi, non di Prometeo, è stata impostata in questa rincorsa al bene - degli altri - alla trasmissione di valori, etica, onestà, già poco di moda ai suoi tempi. Questa immagine, di fianco (Prometeo, olio su tela, 1968, collezione privata), già qui inclusa in un post del 25 aprile 2013, e non a caso, trattandosi di una celebrazione di quella Resistenza, che Madoi visse combattendo tra i 18 e i 20 anni (1943 - 1945 circa) in prima persona offrendo la sua giovinezza e riportando - fortunatamente - salva la vita. Madoi l' ha poi "ridonata" alla fine della stessa, utilizzando i suoi ultimi mesi per un monumento in bronzo che voleva venisse inaugurato il 25 aprile 1975 (San Donato, Milano). Chiusura del cerchio. E' stato il miglior possibile regista del film sulla sua vita.
Let's celebrate Prometheus. As a much loved symbol by Madoi showing the same self-distructive generosity. Paid dearly, legend or truth, who knows. His whole life, of Madoi, not of Prometheus, was set in this pursuit for the good - of others - the transmission of values, ethics, honesty, already not very fashionable in his times. This picture, (Prometheus, oil on canvas, 1968, private collection), already shown here, see post of April 25, 2013, and not surprisingly, since it is a celebration of that Resistance which Madoi fought for, from 1943 to 1945 (by the way, he was 18, in 1943)) offering his youth and bringing back - fortunately - his life. Madoi then "gave it back" at the end of the same, using his last months for a bronze monument which was unveiled on April 25, 1975 (San Donato, Milan). Closing a circle. He was the best possible Director of his life movie.
Friday, February 14, 2020
NEW HORIZON
Un nuovo orizzonte. In tuo nome, secondo ciò che pensiamo sia un tuo suggerimento. Non lo sappiamo per certo, lo sentiamo, magari ci sbagliamo. Non lo sapremo forse mai, o forse sì, dipende dall' evolversi delle cose. Cosa che può succedere in tanti modi, ma finora piccoli sentori che siamo nel giusto li abbiamo avuti. Magari ci sbagliamo. O forse no. Certo è che l 'orizzonte ora è diverso, non più sperduto nel nulla, carino ma inutile, o in un futuro che sembrava irraggiungibile, ma raggiunto - pensiamo, in piccola parte, e più raccolto, focalizzato nelle cose ora possibili e importanti. Dipende da noi. Sempre e solo da noi, Sole, sempre. Ma va bene così. Vorremmo il tuo consenso, dichiarato, chiaro e comprensibile. Vorremmo un poco di assistenza, vera. Vorremmo aver ragione, e sapere di averla. Ora ci aspettano fasi di compimento, forse di chiusura, diciamo di completamento di questa auto imposta missione. In mancanza di concrete risposte a tutti i vorremmo di cui sopra, noi proseguiamo. Sole, come sempre. Vero, mamma? (1965, Isabella, olio su tela, 50 x 70 cm, particolare)
A new horizon. In your name, according to what we believe has always been your tip. We don't know for sure, we just feel it, maybe we are wrong. Maybe we will never know, or maybe yes, it depends on the evolution of things. Which can happen in many ways, though so far we have had little hints that we are in the right. Maybe we are wrong. Or maybe not. What is certain is that now our physical horizon is different, no longer lost in a nice but useless void or projected in a future that seemed unattainable, and now achieved - we think, though in a small part, in a more focused way on the important things which may be now possible. It's on us, just the two of us, as always Alone, as always. But that's okay. We would like your consent, stated, clear and understandable. We would like some assistance, a real support. We would like to be right, and to be sure that we are. Now we are facing steps of completion, of possible closure, let's say a phase of accomplishment of a self-imposed mission. Missing concrete answers to all these wewouldliketos, we go on. Alone, as always. Isnt' it, mom?(1965, Isabella, oil on canvas, 50 x 70 cm, detail)
Thursday, July 18, 2019
BACK TO SQUARE ONE
Tornare dove tutto è cominciato. O quasi. Tornare al 1964, inverno, primavera e poi estate, inaugurazione di questo affresco, a Sesta, nella Chiesa e poi una corsa sino al 1976, altro inverno. Poi nulla o quasi. Silenzio, rimozione, vita che prende altre strade, diverse, dove Madoi doveva essere solo un cognome, seppur celebre e ingombrante ma portato lontano da quei luoghi vissuti per un breve ma molto intenso periodo. Ma l'' impronta lasciata da Madoi in quei luoghi è rimasta forte , ricordo sempre presente, sempre intenso, emotivamente accudito dalle persone che però fisicamente si rapportavano con la realtà di un lascito che man mano, anno dopo anno - e ne sono passati tanti - e malgrado le cure estemporanee di emergenze, vedevano scomparire, sgretolarsi giorno per giorno. Sembra che tutto questo sia per finire. Nel senso di ricominciare, nel senso di terminare finalmente un restauro di pensiero, prima che di tutto il resto, di ricordo, di orgoglio di appartenenza, di anima e di mente. Il tutto in partecipato accompagnamento ad un restauro vero e prezioso, tecnico, puntiglioso, prendendo spunti dalla vita che Madoi ha vissuto, ha distrutto, e ne ha abusato, quasi a volerla gettar via perché sentiva che aveva altro da fare, in quell' altra vita, magnifica, libera, piena di muri bianchi da dipingere all' infinito. Wow!
Back to where it all started. Almost. Let's go back to 1964, winter, spring and then summer, till to the day of the unveilment of this fresco, in Sesta, in the Church and then a race until 1976, another winter. Then nothing or almost nothing. Silence, removal, life that takes other roads, different ones, where Madoi had to be only a surname, sort of celeb name, cumbersome but removed from those places lived for a short but very intense period. The imprint left by Madoi in those places, however, seemed to be indelible, present, intense, emotionally cared for by the people who physically related to the reality of a legacy that gradually, year after year - and many have passed - and despite the impromptu emergencies, was disappearing , crumbling day by day. It seems that all this is ending. In the sense of a starck and proud start over, in a restoration of thought, before everything else, of remembrance, of pride of belonging, of soul and mind. All of this as essential element of a real, precious, technical, meticulous restoration, taking cues from Madoi's life, his abused life, as if to throw it away because he sensed he had other things to do, in that other next life , a magnificent, free one, with limitless white walls to paint endlessly. Wow!
Monday, April 22, 2019
EASTER IS OVER
La Pasqua è finita e la Primavera è nel suo massimo. Passi per la Pasqua che di solito trovava Madoi solidamente installato nel suo rifugio di Sesta viziato da una corte eterogenea e senza fine di amici, quindi relativamente felice, tutti impegnati in una sorta di "corsa alle uova" di tipo americano, vale a dire che tutte - le uova, di cioccolato - dovevano poi essere portate alla tavola di Madoi che le spaccava con un pugno. E' la Primavera in questo stadio la situazione che irritava Madoi. Perché dopo questo periodo pasquale relativamente sopportabile, arrivava l' Estate e, anche se veniva passata regolarmente a Sesta, eletto unico posto al mondo dove stare nei momenti di crisi, era comunque fonte di frustrazione e auto indotta inattività data la mancanza di ispirazione. Troppi colori, troppa luce, troppo chiasso, troppa gente, troppo tutto, caldo incluso. Questo atteggiamento fu una costante di tutta la sua vita sino alla sua ultima estate, quella del 1975, quando tutto questo, prima messo nella casella degli "elementi insopportabili" e di cui si era lamentato per 49 anni, non gli erano mai abbastanza.
Easter is over and spring is at its peak. Let's go for Easter that Madoi usually spent installed in his hideaway at Sesta spoiled by a heterogeneous and endless court of friends, so relatively happy , having them engaged in a sort of American "Egg Race, which actually is an Egg Roll" i.e. that at the end of it all of them - the chocolate eggs - had to be taken to Madoi' s table who smashed them with his fist. Spring, spring is the situation that irritated Madoi at this stage. Because after this almost bearable period, Summer usually arrives and, even if spent in Sesta as the only place in the world in crisis time, it was still a source of frustration and self induced inactivity given the lack of inspiration. Too many colors, too much light, too much noise, too many people, too much everything, hot inclusive. This yearly and seasonly mood went along till his very last summer, the one of 1975, where all this, put in the "unbearable items" and loudly detested for 49 years, was never enough.
Easter is over and spring is at its peak. Let's go for Easter that Madoi usually spent installed in his hideaway at Sesta spoiled by a heterogeneous and endless court of friends, so relatively happy , having them engaged in a sort of American "Egg Race, which actually is an Egg Roll" i.e. that at the end of it all of them - the chocolate eggs - had to be taken to Madoi' s table who smashed them with his fist. Spring, spring is the situation that irritated Madoi at this stage. Because after this almost bearable period, Summer usually arrives and, even if spent in Sesta as the only place in the world in crisis time, it was still a source of frustration and self induced inactivity given the lack of inspiration. Too many colors, too much light, too much noise, too many people, too much everything, hot inclusive. This yearly and seasonly mood went along till his very last summer, the one of 1975, where all this, put in the "unbearable items" and loudly detested for 49 years, was never enough.
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